I giorni si susseguono lenti, dilata il tempo ogni istante, in una parallela dimensione che viaggia con noia, mossa dal vento e dal sole.
Argusto s’insinua tra i vicoli di vento vissuti; un vento che soffia, fischia e corre in ogni angolo del paese, che non lascia posa, che insidia dubbi, detti, fantasie e misteri…
I vicoli di Argusto di notte…
e di giorno.
Una vita semplice si direbbe, se non fosse per la sensazione di essere veramente lontani da tutto ciò che il mondo “reale” vive. Noia, più che semplicità.
Nessuno cavalca le vicine cascate guadando il torrente che disseta le colline. Nessuno si tuffa nel blu poco distante, così vicino che dalla piazza sembra quasi di poterlo toccare, all’alba, quando il sole emerge dall’acqua e comincia ad ardere ogni cosa. I più si rassegnano all’indolenza di un “da fare” che non arriva mai, tra i due paesi vicini, una spesa da fare ed una partita a carte al bar.
Il mar Jonio a 15 minuti di auto dal paese: uno dei mari più belli d’Italia!
Tutto questo ha un fascino per chi giunge da lontano ed approfitta del fresco per riposare e del mare vicino per oziare. Ed ha un fascino per il paesano che accoglie lo straniero come foriero di nuova vita, di pausa dalla noia routinaria. Si organizzano visite giornaliere costanti, spesso con offerte di doni mangerecci, per scambiare due parole con chi parla di mondi lontani, futuro, e cose al di fuori della comune immaginazione.
Non si riesce a concepire il bisogno di pace e riposo in un luogo dove il riposo è vita, e non si concepisce la necessità di silenzio in un luogo in cui parlare è raro.
Io, la mia finestra, la chiesa del paese in un assolato pomeriggio estivo…
E poi si mangia. Cibi semplici dai sapori forti, tipici del Sud. Ed ogni cosa ha un sapore! Pare strano per chi viene da fuori che anche la frutta, la verdura, abbiano realmente un sapore! Ed è tutto inebriantemente gustoso!
Partecipi a pranzi e cene che sembrano non finire mai, in cui ogni portata supera l’altra per prelibatezza e guai a rifiutarti: dice che se ne offendano! Così mangi…e mangi…e mangi…
Mangiare in Calabria è un’esperienza mistica!
E a sera torni a casa, con la pancia piena e dolente, ed il vento che ti fa compagnia lungo i vicoli, nel silenzio, fino a casa. Ti volti spesso, conscio delle tante leggende che avvolgono queste strade, parli sottovoce, ti senti osservato…
A casa la copertina, anche ad agosto, ti avvolge; le stelle ti salutano infinite dalla finestra e ti addormenti tra i migliaia di scricchiolii inquietanti che infondono a questo paese un’anima misteriosa, lontana dal tempo e dallo spazio…
❤❤❤❤❤